"...per filosofare...é necessario...AMORE"
(Dante Alighieri)
E' il tempo-suggestione
Contro il volo degli uccelli
le Profezie invisibili alla Memoria
Creazione Distruzione
Le avverse schiere della notte
rapinano la polvere del senso
sugli oggetti irreali di una scommessa
Sul limite sono Oscurità e Chiarore
Un ragno turbato regala una tela di lacrime agli sperimentatori
l'affetto primitivo disturba un'ipotesi
Porte tremano un giornalista Inchino
rapsodo responsabile
Inviti di tela rapinano
Giocattoli palloni
Una languida dimensione di malattia
separa e difende l'Inconsolabile
Il terrore della culla
e la dolcezza curiosa della tomba
si sprigionano dai misteri della sua armonia
Un frammento di attesa
Una ferita di filo spinato voluta dagli innocenti
Un attimo di cura esclusiva del sogno
Queste le figure dominanti della possessione
soggiogata alle leggi del Tempo .
Il respiro si fa più lento e va a crearela nube della fiaba
Il sentiero nel bosco prende corpo
Silfidi ed elfi spiano quel che accade
sul fondo dello specchio d'acqua
Le ninfee madri naturali dell'estasi
piegano le corolle per scrutare il loro contrariO
Ancora demente condizione d'amore
Il discorso attinge ancora dalla finzione
La più lirica come emozione
la più inafferrabile come senso
fra tutte le possibili possessioni e corruzioni
Il solitario e' in attesa svelato e svenato
della Prima Visione
compagna della sua attenuata voglia di morte
L'eccezionalità non é propria del nascere
la Contemplazione Prima non é accecante
MA ... Generatrice di nuove sorelle più perfette
non altro che slanci di buio
da una sua figlia
tenebra imperfetta .
poi il tempo del Limbo... ..
l'attesa spasmodica
il Pensiero immobile
indecifrabili geroglifici Sbiaditi punti virgole vibranti
Nubi di sogno incubi diurni coperti da un sottile velo d'amore
E' la cantilenante melodia Del fraS-t-uono
Il varco nella rete
aperto dai bambini sul prato
puo'ancora' ferire
Le Ruote continuano a percorrere una strada......
Infinita...
lo sguardo
delirante immagine della mente ....
riconosce le scintillanti oasi incantatrici
che già una volta lo hanno sedotto e incatenato
nella millenaria notte delle sue Storie
Quelle antiche non arresteranno il suo cammino
ma Nuove già sorgono
per renderne impedito e titubante il passo
Le Vestali del dio Fascino
ostiliamiche delle emanazioni di Fata Morgana
Assumono agli occhi del viaggiatore solitario
le sembianze delle amorose Norne e della Lamia terrificante
Il Tempo
schiavo del colore
Un pensiero che si é fermato
Un grido ideale e silenzioso lo conduce ad Euridice
Dolce fantasmAGORiA del naufragio allucinazioni desertiche
La fiamMa della lanterna avvampa
piegandosi a ben altra magia che non quella della leggenda
La sarabanda si ripete
la subdola psichestesia
assume la maschera del Denso Oblio
Appassionate musiche bazaar imperiali
sguardi dimentichi e dimenticati
ipnotizzano il mitico basilisco
L'aria dolente si consuma
e rinasce come lama sottile e affilata ...
dove... Riposano
Pallideestanche gocce di fuoco
Invisibili e silenziose scivolano nell'abisso arroventato
alla ricerca della fredda lucentezza
preziosi rubini Immobili sorelle scarlatte
Un coro di bambini nel cortile di una scuola
Con voce fresca ed Estraniata
"cinquecento cavalieri con la testa insanguinata
con la spada sguainata indovina..."
Delirio preagonizzante
Pochi brandiranno la Chiave
alle soglie del Regno
tra Stupore e Terrore
L'Enigma della cantilena sarà svelato...
ll VateViandante ritroverà la strada del Ritorno... ..
Se dovessimo perderci.......
Sul lago piove polvere d'antico dalla soffitta
Il mondo sta per essere rapito dal sogno
la sinfonia del silenzio sta tessendo per lui
trapassato dal cielo e dall'inferno le ali del dio
Un soffio al cui tepore il sangue si rivela rumore artigiano
Nel varco aperto nella rete
l'Apparizione metallica e profonda
cicatrici sulle spalle
recenti e remoti graffiti
gli occhi febbricitanti
ancora avidi... un piccolo corpo ...
custode di quel rifugio incantato
Le palpebre si fanno pesanti
cemento armato le sostituisce
lo sguardo é murato vivo
il vento accarezza quelle pareti umane
intacca con la freschezza quel mondo di tenebra
Dà refrigerio agli occhi bruciati dalle lacrime di calce
E' l'incubo del sogno delle stanze strette
dei corridoi infiniti delle torture medioevali
Che vive nel ritmo-respirodel soldato abbandonato
nel forte sconosciuto e labirintico
Nell'agonia dell' avventura finita del viaggio americano
della contemplazione infinita dell'Oriente
Niobidi immortali contro ogni vendetta divina
più visionari ed eterni del moderno DNA
Soffitta sempre disordinatamente magica
gli archi di pietra gli scrigni immaginati
i damaschi dorati come scarabei ingialliti d'oro... di tempo...
aquile impagliate ali spiegate ... ...
gradinimpolverati della porticina proibita...
Sulla finestra d'ardesia dell'abbaino irreale
una minuscola dama incipriata dal tempo
L'ombra delle lunghe ciglia
permette un attimo di vita agli occhi-addormentati-Dominati
Il suon-sorriso vomito diffuso dell'anima
macchia di vecchio il vestito di velluto di Francia
Sulle pareti
umide zone di sangue ultimo stadio del dolore della materia
L'occhio di vetro spioncino cronometrico del tempo relativo
Nella stanza tutto si ammassa in un angolo
L'armatura di cristallo perde le suegemme luce dopo luce
Il pensiero incatenato
dal cui fossato arido
emergono le creature devastatrici del Neutrale inconscio
Novelli Esculapii
visitano al tramonto di ogni illusione
i corpi delle stanze di cielo
trasformate in pietra
mutevoli immagini del senso stregato
pretidi impazzite
Le parole strisciano insinuanti sotto la porta chiusa della paura
Il castello in catene é loro prigioniero
incantato dalla forza del rito
Unico elemento del puzzle universale-nuovo codice
E' questo l'attimo in cui il viaggio impone un reale silenzio
una regale distrazione d'ispirazione
Sull'orlo del temp(i)o la prossima posa della modella della parola
Sul ponte infestato a mezzanotte
dalla pietra marmorea in terra sconsacrata
scende sul trasognato visitatore
la storia irriverente del crudele giullare
L'agonia dell'anagxe
Un abbaglio fatto a pezzi
Dietro le porte chiuse nei damaschi rossi dei vecchi ascensori
Una mano d'acciaio si posa sulla spalla
occhi spiano dal limitare dell'oscurità
Tra le rovine del castello sembra compiersi il prodigio
una salita tra breve assolutamente VERTICALE
una forza di gravità quasi nulla
Lasciarsi scivolare in posizione orizzontale
aggrappati al vento
con la bocca insanguinata dal primo delitto
proseguire in senso inverso con gelido rigore
La scelta si alterna dall'esaltazione da laboratorio
alla ricerca ingobbita dal pendolo del tempo
Nelle sale di scritture sprecate
Le ali leggere e curiose di Tiamat
Sono ora vecchi Aquiloni impolverati nella soffitta irreale
Impalcatura dondolante biancamacchiadell'attesa
calibrato trapezista.
Fili coloratiaccoltidispersi Dall'arcolaio d/'/oppio
I controllori timorosi dell'inespresso
cancellano indispettiti le parole nuove
come disegno infantile su documento ufficiale
Una voce fuori campo
spiega al pubblico gli imbrogli dello spettacolo
Torre e castello in rovina
l'inventore pazzo ha sognato la sfera di luce
animata a singhiozzi dal guizzo d'acqua dolce
una corsa nei viali di zucchero
labirinti golosi di una torta gigantesca
eredità del totem astuto e previdente
Una traccia perduta
un buco nero inesploso
la memoria frantumata di un sogno di Natale
col nastro della morte sul bianco colletto
Sugli spalti merlati
Il fantasma di mezzogiorno
regala ai sensi una fantasia infernale
Il pomeriggio lento entra in punta di piedi con una stella in mano
Soffia su tutti l'ansiosa dolcezza del tempo in cammino
Fuori i palazzi di nebbia
si preparano nottambuli girovaghi
a nuove avventure di stanchezza
alle soglie del sonno degli altri
Manca il palco
L'allucinazione si concede una pausa
Una semplice sequenza
solo un'esigenza della forma
Odori rumori proiettano immagini intoccabili
precedenti al tempo
La fanciulla col capo coperto
e lo specchio tra le mani custodisce lascatola dei dadi
novella dea che offre ai pellegrini le tavole della predizione
fischiettando tutto puo' durare all'infinito
ciechi e distratti passanti...
Scegliete il vostro bastoncino colorato
ancora tutto potete
le sorti son tutte segnate sull'allegro legno
anche il delirio sul lilla più acceso
Ma aspettate
quando avrete fra le mani il vostro nodoso destino
non potrete più barattarlo con maschere e veli compiacenti
Volete provare
Potreste annegare
io non vi faro 'bluffare
Troppi gli audaci per quei bastoncini colorati
Le dita umide e molli lasciano le tracce
Della perquisizione insolente
Soddisfatti giocatori di rango legali perdigiorno del senso
spettatori attoniti punti esclamativi
Le costruzioni ripetitive e stentate dello stimolo
Esibiscono le radici dei Primi indovinelli
Che col gioco della parola corrispondente all'immagine
Bloccano le più felici intuizioni degli ignari volontari del plagio
L'ABBRICAGNOLO in un BATTIBALENO
CAPITOMBOLA sul DAGHERROTIPO
ESTENUATO dalla FATTUCCHIERA GIUGGIOLONA
il suo HOP-là INCARTAPECORITO
diventa LIBECCIO sulle MARIONETTE NICTOLOPE
alla ricerca di OGA e megoga
che al ritmo del PALIMBACCHIO
raccontano QUISQUILIE RACCAPRICCIANTI
mettendo a SOQQUADRO le TROTTOLE UTOPISTE
mitomani VALCHIRIE ZUZZERELLONE
La prima lezione trascorre
insieme allo stridio di gesso sulla lavagna
storie autonome riempiono La parvenza
della forzata vita collettiva
L'investigazione scientifica del genio morfinomane
ricostruisce la Peregrina e automatica scrittura del disgusto
attraverso gli scarabei di colore sulla Tela
Nel grande mercato delle Lettere
il ladro di matite
si perde
in un tentativo triste di rapina al tempo
La sera
la maglietta rovesciata
contro gli incantesimi della notte
Nell'angolo
invisibile al mondo
il sentiero faticoso e confuso
delle precauzioni
che raggelano la paura
Goffi provini d'esistenza sotto gli archi provvisori del reale
distendono il superfluo nel suo abbozzo perfetto
Le dita dello scrivanoburattino
sono mosseabilmentedafili....
Inchiostro sangue maledetto
macchia rete muro invalicabile ingegno usurpato ...
come in un tribunale avveniristico
si discute
democraticamente
sulla sorte dello scriba
restauratore del tempo mitico
Discutono...se..
.l'empietà dell'occultamento... ...
sarebbe stato delitto..meno grave...
di quello
pure inenarrabile
audacemente osato
Un prigioniero che esplora la cella
ed impara ad amarla per poterne volare lontano
"Avvezza il sonno a volare
Il fanciullo sogna una statua
Orrenda
al ciglio di una strada
Che... il volo tenta con le mani"
Le scene primarie
la scrittura
la mente della notte
per le suggestioni del giorno
L'altrametà festeggia un nuovo arrivo
marionette rumori
liberi dal mimo lo affidano alle tenebremaestre
Delatori dell'oscurità
sottomessi ai segreti svelati
In cambio di un posto
Nell'alba......
della quale una prevedibile frode
impedirà l'attesa
Il Vuoto
la dimensione delle appartenenze elementari ed evidenti
la sede illimitata e non occupata dei corpi
la distanza disponibile agli intervalli musicali
l'aumento adeguato ad uno scopo
l'incontro un rigido volatile impagliato
Alchimia Del Tempo e Della Storia
Sul palmo di un'ombra
una stella ancora spenta
respinge l'accorata preghiera di espansione di un giorno
Ed é ancora un palmo
che difende la fiammella tremolante
nella lanterna d'ottone
Al capezzale dell'immortalità
Cosmo allungato
figure sul percorso dei suggerimenti
Nell'era del sospetto
Argento battesimale sparso sulla riva
Vers'Oriente
Salvataggio imperfetto di mano mascherata
scomposto dall'audacia
Grottesco dall'asfodelico asfalto
Accanito retore di CRONico REAto
Un castello di clessidra
La scrittura:
"La carovana dei commedianti si allontana...
Le immagini musicali sono spente
Le cavieda laboratorio scomparse
A lungo é stato dimenticato il sospetto
Il panico é la pacata unità di misura di questi luoghi
Sulla scia di polvere del carro...
Il segreto é l'ambiguo sottosuolo di questi luoghi..."
Sullo sgretolato intonaco dell'alfabeto
Senza reti e senza miracoli
Ombra Ruga Attesa
Vecchia moneta di saggezza fuori corso
Nella mela stregata del mutamento
Sui bicchieri del rinfresco della Prima
Il custode dei tesori celati
Dalla foresta di pietra al sigillo di un cristallo
Oltre quell'ora la paura é dimenticata
Colori turbano sintomi innamorati di sacro
Veloce delirio di silenzio spalanca litanie e carezze
Orrore abitato futuro incantato
Nozze di parole in attesa
luci di panici bianchi
rare leggerezze precipitate
Impazzita torre
I custodi notturni saldano mattutine notizie di paura
Dentro il coraggio l'aria
accogliere le incerte gentilezze dell'ansia in stesure ricopiate
Curiosità vegliano involontarie golosità d'attenzione
finestre dischiuse da tempo ir-responsabile
Sotto il rumore
la curva sapiente del sonno
sprofonda le molli frontiere
invase di dolcezza
Ritorno a scritture di fatica
precedenti il tormento innamorato
Opposto riposo
e sorpassato incontro
L'offerta della lingua
Complice divorata di un sostituto acrobata
mostra un incanto svenduto
e...un'accalorata alleanza rischiara l'angusto sobbalzo
Dettagli indignati congelanol'uguale memoria
E culti marginali spingono verso incantesimi regali di elettricità
Gioia al centro del gioco
Intraprendere il piccolo ignoto sulle allusioni divine
Coraggi inspiegati zampillano rapaci su indicibili misteri
Ripetizioni in ricamo si esercitano su prove di sorriso
sul minuto inarcato
frontiere innocenti ...
l'irresistibile Allarme
Chiudere un'appartenenza ...
é risultato di soavità ...o inqualificabile prontezza ...
ancora uno scambio
vuoto
da regole di mercanti
reso alle leggi della leggerezza
nel vento rumori senza segni sul volto
Nei luoghi tracce da lasciare
luogo senza volto
Salerno,1978